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MANUALI DIAGNOSTICI E CLASSIFICAZIONI INTERNAZIONALI

1893  ICD  prima classificazione delle cause di morte (International Statistical Classification of Causes of Death) la Conferenza dell’Istituto internazionale di statistica, che ebbe luogo a Chicago, approvò la Classificazione internazionale delle cause di morte e l’Italia avvio' l’adozione di tale classificazione, per le statistiche sulla mortalità, a partire dal 1924.

Dopo diverse revisioni

1948 ICD VI (International Classification of Diseases), la Classificazione internazionale, sottoposta a periodiche revisioni, fu adottata anche per rilevare le cause di morbosita' oltre che di mortalità

1952 DSM I ( Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders/ Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali)

1968 DSM II

1980 DSM III

1980 ICIDH (International Classification of Impairments, Disabilities and Handicaps)

1987 DSM IIIR

1990  ICD-10, approvata durante la 43ª Assemblea mondiale della sanità dell'OMS e utilizzata a partire dal 1994

1994    DSM IV

1999   ICIDH-2

2000 DSM IV TR

2000  Traduzione ufficiale in lingua italiana dell' ICD-10, effettuata a cura dell'ISTAT e dell'Ufficio di Statistica del Ministero della Salute, pubblicata dall'Organizzazione mondiale della sanità a Ginevra 

2001 ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute)

2007  ICF-CY, (Child and Youth) approvata dall'OMS e basata su ICF

2012 Affinché ICF possa essere utilizzata per descrivere in maniera adeguata e completa il funzionamento in tutte le età della vita, si è deciso di integrare le due classificazioni in un'unica classificazione che verrà progressivamente aggiornata. Per conoscere i dettagli di questa decisione, si legga il documento WHOFIC Resolution 2012: Merger of ICF-CY INTO ICF

2013  DSM-5 edizione in inglese

2014 DSM-5 edizione in italiano

2018  Previsto sul sito dell'OMS l' ICD-11

 work in progress

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